Il trust nella crisi di coppia

Grazie all’esperienza maturata nell’ambito dei contenziosi matrimoniali, gli avvocati di FamilyLegal sono in grado di applicare i più sofisticati sistemi che il nostro Legislatore ha previsto per gestire al meglio le crisi familiari.


Molto spesso in coincidenza della rottura affettiva tra i coniugi si possono perdere di vista gli obiettivi e gli interessi da tutelare soprattutto nei confronti dei figli: può essere importante, proprio in quel momento, prendere in considerazione l’idea di regolamentare alcuni aspetti patrimoniali attraverso uno strumento chiamato TRUST.


Per comprendere di cosa si tratti è sufficiente un esempio: una coppia di coniugi con figlio minore decide di lasciarsi. L’unico bene di rilevante valore è la casa coniugale intestata al marito ed acquistata dallo stesso precedentemente al matrimonio con proprie risorse economiche. Il desiderio del marito è quello di lasciare abitare nella casa la moglie e la figlia sino al termine degli studi e di trasferire poi il bene immobile alla stessa quando avrà raggiunto l’indipendenza economica o comunque al compimento dei 30 anni.


Analizziamo le soluzioni tradizionali:

  1. trasferimento della nuda proprietà alla figlia minore e costituzione di usufrutto alla moglie. Questa soluzione oltre ad avere lo svantaggio burocratico dell’autorizzazione giudiziale per trasferire il bene alla minore, ha anche lo svantaggio che probabilmente al raggiungimento dei trent’anni la figlia non avrà maturato la piena proprietà in quanto con la madre potrebbe ancora essere in vita ed avere diritto a godere dell’immobile.

  2. trasferimento in proprietà alla figlia minore dell’immobile. Questa soluzione ha lo svantaggio sopraindicato dell’autorizzazione giudiziale ed inoltre quello che, nel malaugurato caso decedesse la figlia ancora minorenne o comunque non sposata, eredi sarebbero nuovamente i genitori tra loro nel frattempo divorziati.

  1. assegnazione della casa alla moglie affidataria della minore. La soluzione non risolve nell’immediato il desiderio di perfezionare il passaggio di proprietà alla figlia creando rapporti chiari e definiti e lascia esposto l’immobile all’aggressione di eventuali creditori personali del coniuge proprietario.

Istituendo il TRUST a favore della figlia minore invece, l’immobile viene conferito in trust superando tutte le problematiche predette e crea un rapporto chiaro e definito di regolamentazione di detto bene e dei rapporti famigliari soprattutto con il coniuge separando.


Nell’esempio di cui sopra, il padre potrà continuare ad amministrare l’immobile per lo scopo prefissato, avrà un patrimonio segregato e non aggredibile e potrà anche disporre dell’immobile alienandolo qualora i proventi servano per il mantenimento e gli studi della figlia. Potrebbe, ad esempio, vendere quell’immobile per comprarne uno più piccolo pur mantenendo la stessa destinazione prevista (abitazione moglie e figlia), ed utilizzare parte del ricavo per l’iscrizione ad una costosa università privata che la figlia vorrebbe frequentare.


Gli avvocati di FamilyLegal si occupano di valutare con i propri clienti le soluzioni migliori che tengano conto tanto dei benefici giudici del trust, quanto di quelli fiscali nell’ottica di ottimizzare le operazioni patrimoniali a tutela della famiglia.